PAESAGGI ITALIANI: UNA QUESTIONE DI RISPETTO

Il Concorso dal tema “Paesaggi italiani: una questione di rispetto” è stato lanciato il 18 settembre 2007 in ricordo dell’amministratore delegato della Saatchi & Saatchi Paolo Ettorre. L’obiettivo è duplice: creare una campagna di sensibilizzazione verso i cittadini per un maggiore rispetto del nostro territorio denunciando gli abusi edilizi e la “cementificazione incontrollata”, ma anche premiare l’eccellenza creativa italiana, individuando giovani talenti sensibili alle tematiche sociali.
Una commissione composta dalla DARC – Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività culturali e dalla Direzione creativa della Saatchi & Saatchi ha scelto la coppia creativa vincitrice del Concorso Socially Correct.

Tra le numerose proposte creative pervenute da tutte le scuole e Università italiane che si occupano di comunicazione, è stato scelto il lavoro creativo di due giovani studenti dell’Università di Milano iscritti alla Facoltà di Scienze Umanistiche per la Comunicazione: sono Jacopo Colò – art director e Mirko Cetrangolo – copywriter con la supervisione del Prof. Andrea Pinotti. I due giovani hanno vinto uno stage di formazione di sei mesi presso il reparto creativo della Saatchi & Saatchi.

Una cosa è certa: a Paolo Ettorre questa campagna sarebbe piaciuta davvero, per la sua capacità di sintetizzare senza drammatizzare un fenomeno sociale così grave. La proposta di Colò e Cetrangolo infatti parte dal presupposto che nel nostro paese ormai l’abuso edilizio è un’attività “facile come un gioco”; la metafora visiva e concettuale di cui si sono serviti è proprio il gioco Monopoli, dove si è pronto a tutto pur di vincere e diventare il più ricco.

Jacopo Colò – Art Director
Mirko Cetrangolo – Copywriter

Lo spot televisivo ritrae alcuni paesaggi immacolati del nostro paese, dove a sorpresa compare con violenza una mano che posiziona delle enormi costruzioni aberranti, tanto da distruggere tutto l’ambiente circostante. Alla fine si svela che questi palazzi non sono altro che le costruzioni del gioco del Monopoli, manovrate da due ragazzi che si sfidano a Monopoli. La headline della campagna è “Abuso edilizio. Un gioco in cui perdiamo tutti”. La pagina stampa invece ritrae la forma della nostra penisola invasa da numerosi palazzi. La campagna ha anche una declinazione radio e internet.

Il progetto ha il patrocinio del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero delle Comunicazioni e il Ministero delle Politiche giovanili e delle attività sportive.

Mirko e Jacopo, i vincitori di Socially Correct 2008

Su un muro della sede milanese della Saatchi & Saatchi, in alto e un po’ nascosto, c’è un messaggio che incarna perfettamente lo spirito di questo concorso:

Staage & Staage.
Ideas can come from anyone.

Lo abbiamo notato il primo giorno, quando l’entusiasmo era accompagnato da una grande confusione, la soddisfazione dallo smarrimento. E subito ci siamo sentiti a casa.

Avevamo scommesso molto sulla nostra idea, nata da intense discussioni in qualche aula universitaria, ore rubate al tempo libero, sogni di vita.
Quella scommessa, incredibilmente, l’abbiamo vinta e in cambio abbiamo avuto il bene più prezioso: l’esperienza.

I sei mesi che abbiamo trascorso lavorando gomito a gomito con grandi professionisti sono stati duri e straordinari, pieni di fatica e passione. Abbiamo provato, sbagliato, corretto e imparato. Abbiamo conosciuto persone che oggi possiamo chiamare amici e abbiamo vissuto una grande esperienza nel mondo che sognavamo, entrando direttamente dal portone principale.

Le nostre strade, poi, si sono divise: Mirko ha continuato a svegliarsi presto tutte le mattine per andare in agenzia, Jacopo ha preferito ritornare alle sudate carte e finire gli studi con tranquillità. Ma entrambi pensiamo che questo concorso sia una grandissima occasione per chi ha voglia di sporcarsi le mani con i ferri del mestiere, mettendosi alla prova in un’agenzia capace di fermarsi e ascoltare la voce di tanti ragazzi che vogliono dire la loro: un segnale importante in un Paese dove tutti urlano a gran voce e nessuno presta orecchio.

Se dovessimo elencare i nomi di tutti coloro che si meritano un nostro grazie, non finiremmo più. Per questo motivo ci limitiamo a pochi nomi, solo quattro: Annette, Andrea, Francesca, Lorenzo. La famiglia Ettorre, che ha reso possibile tutto questo, regalando a due studenti un’opportunità unica e indimenticabile nel ricordo di una persona che nella sua vita ha fatto tanto e non smette nemmeno oggi che non c’è più.

Mirko Cetrangolo
Jacopo Colò