IL COPYRIGHT È UN DIRITTO

I partecipanti del concorso Socially Correct 2009 sono stati chiamati a confrontarsi su un tema di grande attualità: il diritto d’autore.

L’obbiettivo del concorso, realizzato in collaborazione con il Festival dei Due Mondi di Spoleto, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della SIAE, era la creazione di una campagna sociale per sensibilizzare il pubblico e in particolare le generazioni più giovani, sulla necessità di tutelare “l’originalità” di un’opera d’arte e di preservare il diritto d’autore – una questione sempre più sentita anche alla luce dello sviluppo della società dell’informazione.

La campagna vincente è stata creata dalla “coppia creativa” FEDERICO CAPELLI, Art Director e TOMMASO ZAGO, Copywriter, studenti dell’Università degli studi di Urbino “ Carlo Bo”, sotto la supervisione del Prof. Fabio Ritter.

Tommaso Zago – Copywriter
Federico Capelli – Art Director

Il concetto della loro campagna “Come sarebbe il mondo senza copyright?” è che il mondo senza copyright sarebbe un mondo dove gli artisti non riuscirebbero a provvedere al proprio sostentamento e quindi si dedicherebbero ad un altro mestiere. L’umanità non avrebbe mai conosciuto i capolavori di molti artisti se questi non avessero avuto le risorse per poter offrire la loro vita all’arte.

La campagna che ritrae Alfred Hitchcock che fa l’idraulico, è stato congeniato con ironia, ammiccando ad un’opera che ha reso famoso il personaggio. Invita a ragionare su come sarebbe stata diversa la vita di Hitchcock se avesse fatto l’idraulico e di conseguenza non avremmo mai potuto vedere i suoi capolavori come “Psycho”.

I vincitori del concorso sono stati premiati con uno stage di sei mesi nel ruolo di Art Director e Copywriter presso il reparto creativo dell’Agenzia Saatchi & Saatchi nella sede di Milano.

Federico e Tommaso, i vincitori di Socially Correct 2009

Fare il bilancio di un’esperienza ancora in corso è sempre molto difficile.

Sono passati già tre mesi da quando abbiamo varcato per la prima volta le porte di quell’edificio che ci incuteva un po’ di timore ma ancora fatichiamo a realizzare cosa è successo.

La comunicazione di una vittoria inaspettata ha avuto per mesi il sapore dell’incredulità. Poi i complimenti, una cerimonia sfarzosa oltre ogni immaginazione, l’imbarazzo del palcoscenico e un’incessante domanda ripetuta da tutti e soprattutto da noi stessi “Chissà come sarà?”.
L’ansia si mescolava al desiderio di confrontarsi con una realtà sconosciuta ed ambita, fino a quando…

A poche ore dal nostro arrivo, le presentazioni di rito, la sistemazione nell’ufficio, neanche il tempo di mettersi comodi che ci siamo improvvisamente ritrovati catapultati nel mondo della pubblicità. Dalla parte non di chi la vede ma, per la prima volta, di chi la fa.
Quanto avevamo fino ad allora letto sui libri, immaginato e desiderato prendeva finalmente corpo in una solida realtà: a volte migliore, a volte peggiore ma sempre speciale.

Oggi ci troviamo a vivere un’esperienza impagabile, senza alcun dubbio dura e difficile ma anche ricca di bei momenti, condivisi con alcuni tra i migliori professionisti del settore.

Per tutto questo, e per molto altro ancora che non siamo riusciti ad esprimere con queste poche parole, dobbiamo ringraziare la famiglia Ettorre: Annette, Andrea, Francesca e Lorenzo. Il loro impegno nel promuovere la comunicazione sociale e offrire agli studenti l’opportunità di mettere a frutto il loro talento, rende alla memoria di Paolo Ettorre l’onore che si merita.

Federico Capelli
Tommaso Zago