MAI PIÙ SOLI – CURE PALLIATIVE PEDIATRICHE: UN DIRITTO E UN DOVERE

Per la realizzazione della 13a edizione del concorso, l’associazione ha collaborato con la Fondazione Maruzza Onlus su un tema di grande importanza: le cure palliative pediatriche. L’obiettivo del concorso era la realizzazione di una campagna per rendere consapevole l’opinione pubblica del valore delle Cure Palliative Pediatriche (CPP) al fine di sostenere le famiglie con bambini affetti da malattie inguaribili, rivendicando il diritto all’accesso alle CPP e allo sviluppo delle reti territoriali di assistenza in tutte le regioni italiane. La campagna vincitrice intitolata “Questo non è una favola”, è stata ideata dalla coppia creativa Itziar Soto, Art Director e Valeria Polanco Torres, Copywriter, studenti di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, sotto la guida del Professor Filippo Maria Rieder, docente di Art Direction.
L’idea creativa della loro campagna basato sul concetto che la vita vera non è una favola, utilizza come scenario una fiaba inaspettata per rappresentare la realtà così com’è, e per enfatizzare l’importanza delle CPP.

La campagna è al sostegno del progetto promosso dalla Fondazione Maruzza per non lasciare soli i circa 30mila bambini nel nostro Paese che soffrono di una malattia inguaribile di cui oggi solo il 5% accede alle cure per alleviare la sofferenza fisica, psicologica, emotiva e spirituale, che sono per loro e le loro famiglie, un diritto previsto dalla legge. La campagna, inoltre, incoraggia il pubblico a firmare la petizione “A casa è più meglio”, lanciata dalla Fondazione Maruzza.

La campagna è al sostegno del progetto promosso dalla Fondazione Maruzza per non lasciare soli i circa 30mila bambini nel nostro Paese che soffrono di una malattia inguaribile di cui oggi solo il 5% accede alle cure per alleviare la sofferenza fisica, psicologica, emotiva e spirituale, che sono per loro e le loro famiglie, un diritto previsto dalla legge. La campagna, inoltre, incoraggia il pubblico a firmare la petizione “A casa è più meglio”, lanciata dalla Fondazione Maruzza.